Coltivare fagiolini rampicanti: i cinque trucchi del giardiniere

La coltivazione dei fagiolini è molto antica, e nelle varie tipologie oggi utilizzate spiccano alcuni tipi, come i rampicanti, preferiti da molti coltivatori in quanto meno complessi da far crescere ma allo stesso tempo molto generosi nella produzione e del raccolto. Come è noto i fagiolini sono una delle tipologie di baccelli che sono raccolti prima della maturazione finale.

Per questo sono consumati sia freschi che conservati, ovviamente, e costituiscono tra le relativamente poche tipologie di prodotti vegetali che rientrano tra i legumi totalmente consumabili senza la necessità obbligatoria di eliminarli dal baccello, che è anch’esso commestibile. La loro versatilità li rende molto amati anche dai coltivatori. Ma come coltivarli?

Coltivazione dei fagiolini rampicanti

Generalmente sono facili da seminare ed in un contesto di coltivazione mediterraneo possono crescere e svilupparsi a lungo, anche se privilegiano una temperatura mediamente calda, ricordando questo il periodo migliore per seminare è tra aprile e giugno inoltrato, così da avere il tempo di germinare e svilupparsi, l’estate è anche il periodo di maggiore crescita.

Bisogna scegliere le varianti rampicanti con attenzione, alcune sono più “puntigliose” in fatto di nutrienti di altre ma oramai tutte sono abbastanza facili da seminare. Le varianti rampicanti se esposte in modo corretto possono senz’altro fornire un raccolto importante, avendo cura di scegliere già dei sostegni diversi giorni prima della semina, che va curata già prima.

Come coltivarli correttamente

A questo possiamo aggiungere una percentuale di concime azotato anche solo una singola volta, prima della semina che migliora la tenuta della pianta nei confronti delle malattie. Questo poi sarà in grado di restare nel terreno anche per la successiva stagione di coltivazione, utile anche per eventuali altre forme di ortaggio che andremo a coltivare.

  • I semi vanno interrati ad almeno 3 cm di profondità, collocando un piccolo gruppo di semi per volta
  • Optare per un tipo di irrigazione frequente ma limitata, magari impiegando un impianto a goccia
  • Non bagnare mai i fagiolini ma solo il terreno

Infatti il terreno del fagiolino rampicante deve essere sufficientemente “arioso” e vangato con energia almeno 3-4 giorni prima, zappettando ad almeno 35 cm di profondità con energia, il terreno migliore è uno sufficientemente fine e dal pH medio, non troppo acido ne troppo alcalino. Il miglior concime possibile è uno organico, soprattutto il letame o lo stallatico.

I fagioli rampicanti vanno seminati in file abbastanza distanti le une dalle altre, almeno 80 centimetri altrimenti la crescita sarà limitata e parecchio lenta, prima della semina bisogna anche scegliere dei pali abbastanza alti (almeno un paio di metri come altezza) che vanno inseriti nel terreno a poca distanza da dove andremo a seminare, generalmente conviene farlo prima possibile. Vanno raccolti prima del completo sviluppo del baccello.

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